Conclusione.

Non c'è conclusione.
L'aver consegnato la bandiera a Santiago è il raggiungimento di un obiettivo.
E di obiettivi ce ne sono tanti. Tanti cammini. Tanto da fare.
E quando un giorno qualcuno di sanpa, anche uno solo, dopo aver camminato per giorni arriverà a Santiago e ritroverà questo telo... bhe, grande obiettivo!


L'altra bandiera, questa,




*tornerà a San Patrignano, dove è stata fatta, in tempi (brevi) e modalità da decidere. In questo momento è a casa con noi.

Che dire? è stato bellissimo. E molto impegnativo. Non tanto fisicamente (senza nulla togliere) ma piuttosto "di testa". A Güemes don Ernesto sottolineava quanto serve al pellegrino: "gambe, cuore, testa". E di testa si vacillava. Dubbi, incertezze, difficoltà... Dobbiamo confessare che l'impegno "sanpatrignanosantiago" in più occasioni è stato particolarmente importante per noi. Molto importante.
Ma tanto è stato impegnativo, tanto è stato gratificante.
Il cammino, metafora della vita, vestito e croce su misura.

Poi... lasciare la bandiera a Santiago non è stata una cosa semplice, scontata. Ovviamente non è che si lasciano oggetti così, "perchè di sì", o "perchè nò?" o tanto per. 
Bisogna trovare il percorso giusto, spiegare le cose, farsi capire. E ci deve essere un ottimo motivo.

E qui sentiamo il bisogno di ringraziare chi ci ha aiutato e chi ha permesso questo:

Paolo Tiveron 
padre Giovanni Voltan
padre Joaquín Agesta Cuevas
María Neira Calvo
Deàn Segundo Leonardo Pérez López  


Grazie di cuore!!!



Peace!

Laura e Maurizio

* PS: quando la bandiera sarà riconsegnata provvederemo certamente ad inserire altre foto e commenti.





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